Chi è quella fanciulla che arricchisce del suo tocco la mano di quel cavaliere? Oh, ch'ella insegna davvero alle torce a splendere di viva luce! Par ch'ella penda dalle gote della notte, come un prezioso gioiello dall'orecchio di un'etiope. È una bellezza di troppo valore perché se ne possa fare qualche uso, e troppo preziosa per questa terra! Tal si offrirebbe alla vista una nivea colomba in mezzo a un branco di corvi, quale quella giovane si mostra fra le sue compagne. Come sia finita la danza, vorrò osservare dov'ella si ritragga e, toccando la sua, benedirò di felicità la mia mano rude. Il mio cuore ha forse mai amato, fino a oggi? Sbugiardalo, o vista, perché non ha mai veduto, prima di stanotte, la vera bellezza.
Tra due grandi famiglie la lotta si scatena nella bella Verona Beach, dov'è la nostra scena. Dal loro antico odio nascono nuovi tumulti e sangue di fratelli scorre dopo gli insulti. Figli di quei nemici senza altra via d'uscita due innamorati, segnati dalle stelle, si tolgono la vita. La loro sorte amara si porta nella tomba dei due padri nemici la rabbia furibonda. La storia di questo amore dalla morte segnato e dei loro parenti il tenace rancore che nulla potrà estinguere se non la fine di questi figli nel dolore questo nostro teatro racconterà in 2 ore...
Vieni dolce notte, amica della buia fronte, vieni e dammi il mio Romeo. Poi te lo lascerò quando morirò e potrai tagliarlo in tante stelline e il firmamento con lui sarà chiaro che tutto il mondo sarà invaghito della notte e non baderà più allo sgargiante sole... Oh io ho comprato la dimora dell'amore, ma senza occuparla; ho il contratto senza il godimento... Oh tedioso è il giorno, come la notte prima di una festa, per l'impaziente fanciullo che ha un vestito nuovo e non lo può mettere...
- Juliet: Bando ai complimenti! Mi ami davvero? Lo so che dirai di si e voglio credere tutto e anche se giurassi potresti mentire, mio caro Romeo se mi ami davvero dillo sinceramente... - Romeo: Cara, per la venerabile luna che lassù tinge d'argento quelle cime di alberi giuro... - Juliet: Oh, non giurare sulla luna, quella bugiarda incostante che girando cambia faccia ogni mese, anche il tuo amore così sarebbe variabile... - Romeo: Allora su che devo giurare? - Juliet: Non giurare affatto... O se vuoi giurare perché non giuri su te stesso che sei il Dio della mia adorazione e io ti crederò!
Ho il mantello della notte che mi nasconde, però se non mi ami fai pure che mi trovino, sarebbe meglio morire per mani loro che continuare a vivere senza il tuo amore...
Sorgi bel sole, e uccidi l'invidiosa luna, che è gia fiacca e pallida dalla gelosia di te, sua ancella, che sei più bella di lei.... Smetti di servirla quella invidiosa...
Ecco l'Oriente e Giulietta è il Sole. Alzati, dunque, o vivo sole e spegni la luna fioca, pallida di pena, che ha invidia di te perché sei bella più di lei. Oh, è lei, la mia donna, ma non lo sa ancora. Guarda come posa la guancia sulla mano!