Scritta da: Daniele Spitalieri
  La fragilità del cristallo non è una debolezza, ma una raffinatezza.
dal film "Into the Wild. Nelle terre selvagge" di Sean Penn
La fragilità del cristallo non è una debolezza, ma una raffinatezza.
Diciamo che volevo solo provare i confini della realtà! Tutto qui... ero curioso.
Ho sempre preferito essere odiato, come Erich Von Stroheim nei suoi film! L'uomo che amavi odiare...
Così ora, dopo 2 anni di cammino, arriva l'ultima e la più grande avventura. L'apogeo della battaglia per uccidere. Il falso essere interiore, suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale.
Forte, puoi fare tutto, puoi andare dapertutto. I soldi, il potere sono illusioni, è già tutto qua su, tu puoi starci qui, io e te!
Non dovremmo negare che l'essere nomadi ci ha sempre riempiti di gioia. Nella nostra mente viene associato alla fuga da storia, oppressione, legge e noiose coercizioni, alla liberà assoluta, e la strada porta sempre a Ovest.
Non credere che le gioie della vita vengano soprattutto tra le persone. Dio le ha messe tutte intorno a noi. Sono ovunque. In tutto ciò di cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose...
- Ray: Jim, questo giro non ci appartiene, queste persone sono dei vampiri! Dobbiamo creare dei miti te lo ricordi?
- Jim: Forza ragazzi non stasera, non sò cosa accadrà... forse la Morte!
Mio padre mi diceva sempre che nella vita ci vogliono tre cose: un buon dottore, un prete indulgente e un bravo contabile.
- Ernest: È inutile che lui ti scriva sai? Perché tu ami me!
- Agnes: Mmh... è così? Davvero?
- Ernest: Si!
- Agnes: Mmh.
- Ernest: Solo che non lo sai ancora.
[Agnes sorride e: "... te ne vai ora cucciolo?... per favore..."]