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Sono Lowell Bergmann di 60 Minuti. Togliete 60 Minuti e non sono nessuno.
dal film "The Insider" di Michael Mann
Sono Lowell Bergmann di 60 Minuti. Togliete 60 Minuti e non sono nessuno.
Per non essere più avvelenato dalla civiltà, lui fugge! Cammina solo sulla terra per persersi, nella natura selvaggia!
Sono un falso eroe, uno scherzo che gli Dei mi hanno fatto...
Siamo tutti illustri davanti a Dio. Montanelli diceva che De Gasperi e Andreotti andavano insieme a messa e tutti credevano che facessero la stessa cosa. Ma non è cosi, in chiesa De Gasperi parlava con Dio, Andreotti con il prete.
I preti votano, Dio no.
- Il mio futuro è nella televisione
- Hai già trentadue anni e non hai combinato niente. Gesù Cristo è morto e risorto a trentatré. Ti conviene darti da fare...
Livia, sono gli occhi tuoi pieni che mi hanno folgorato un pomeriggio andato al cimitero del Verano. Si passeggiava, io scelsi quel luogo singolare per chiederti in sposa - ti ricordi?
Sì, lo so, ti ricordi. Gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sapevano, non sanno e non sapranno, non hanno idea. Non hanno idea delle malefatte che il potere deve commettere per assicurare il benessere e lo sviluppo del Paese. Per troppi anni il potere sono stato io. La mostruosa, inconfessabile contraddizione: perpetuare il male per garantire il bene. La contraddizione mostruosa che fa di me un uomo cinico e indecifrabile anche per te, gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sanno la responsabilità. La responsabilità diretta o indiretta per tutte le stragi avvenute in Italia dal 1969 al 1984, e che hanno avuto per la precisione 236 morti e 817 feriti. A tutti i familiari delle vittime io dico: sì, confesso. Confesso: è stata anche per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. Questo dico anche se non serve. Lo stragismo per destabilizzare il Paese, provocare terrore, per isolare le parti politiche estreme e rafforzare i partiti di Centro come la Democrazia Cristiana l'hanno definita "Strategia della Tensione" - sarebbe più corretto dire "Strategia della Sopravvivenza". Roberto, Michele, Giorgio, Carlo Alberto, Giovanni, Mino, il caro Aldo, per vocazione o per necessità ma tutti irriducibili amanti della verità. Tutte bombe pronte ad esplodere che sono state disinnescate col silenzio finale. Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta. Abbiamo un mandato, noi. Un mandato divino. Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene. Questo Dio lo sa, e lo so anch'io.
E quanto importi nella vita, non già di esser forti, ma di sentirsi forti.
Cerchiamo la morte alla fine di una candela, tentiamo qualcosa che ci ha già trovato...
Ultime parole!
Chiuso.
Ehi! Sono il Re Lucertola io, posso tutto come un Dio.
Di recente mi è venuta un'idea per un nuovo gioco a premi: si chiama "Il Vecchio Gioco". In studio ci sono tre signori anziani con una pistola carica; ripensano alla loro vita, vedono chi sono stati, cos'hanno concretizzato, quanto sono andati vicini a realizzare i loro sogni. Vince chi non si fa saltare le cervella, il premio è un frigorifero.