Scritto da: Silvia Nelli
Ecco che improvvisamente tutto attorno a noi cambia.
Noi, che fino a ieri ci credevamo grandi, invincibili e con il mondo tra le mani, ci troviamo oggi a scontrarci con una realtà che ci costringe ad aprire bruscamente gli occhi.
Ecco che tutte quelle cose che credevamo essere futili, piccole e insignificanti, oggi assumono una forma diversa e di estrema importanza.
Avevamo dimenticato...
Avevamo sottovalutato tutto!
Era normalità camminare all'aria aperta, respirare quei primi tepori primaverili e l'odore del mare. Era routine il sole che sorge, un tramonto che nasce e un cielo pieno di stelle. Passava quasi inosservato il sorriso della gente che incrociava il nostro sguardo nella frenesia della quotidianità, che di sfuggita ci sorrideva o velocemente ci stringeva la mano in segno di saluto. Quel caffè preso al bar al mattino con i colleghi, i dieci minuti di ricreazione con i compagni di classe, un pranzo la domenica con mamma e papà o una pizza con gli amici più stretti.
Tutto era scontato...
Un nuovo giorno che nasce, la sveglia che suona e quel: "Nooo che balle è già ora"... Che ne seguiva. Anche un bacio, un abbraccio, il ritrovarsi... Tutto era scontato e normale. Anche viaggiare, andare ad un concerto e lasciarci fino all'ultimo filo di voce, ritrovarsi in piazza o al bar per un aperitivo e proseguire quasi fino al mattino per locali... Tanto che per divertirsi cercavamo sempre di più, cercando sempre di andare oltre quei limiti consentiti... Perché pensavamo di essere grandi, ma invece oggi capiamo quanto piccoli fossimo.
Siamo solo un puntino in un mondo enorme che ci sta dimostrando in questo momento di non aver bisogno di noi!
Ogni cosa è esattamente al suo posto...
Il mare è ancora lì, splendido come sempre. Il sole sorge ogni giorno come ha sempre fatto e tramonta ancora con la sua maestosità. La notte è ancora magica, pronta a riempire il cielo di stelle e a far brillare la sua potente luna. La primavera e i primi tepori che regala sono arrivati come sempre e anche l'estate arriverà, calda e meravigliosa come al solito.
Siamo noi a non essere più nel nostro mondo, nel nostro tempo e quella normalità scontata è venuta improvvisamente a mancare.
Oggi, che il mondo si è praticamente fermato capiamo quanto ogni piccola cosa possa essere in realtà di una grandezza inspiegabile...
Chiusi tra quattro mura, soli e nel silenzio.
Solo i social e le tecnologie come computer, televisione e telefonini ci permettono di scambiare due parole, di sentire una voce familiare e sopravvivere a questo momento.
Andiamo avanti ascoltando dati inquietanti, numeri che crescono, si fermano e tornano a crescere. Persone che se ne vanno, da sole senza l'affetto dei propri cari. Portate via dalle loro case, trasferite in ospedale dove troveranno la morte senza alcun supporto morale di chi li ama, senza un figlio, una madre o qualsiasi altra persona cara che stringe loro la mano. Mentre tutto questo accade, senti persone lamentarsi di dover stare a casa, chiuso tra quattro mura... Saranno anche quattro mura, ma sono quelle della loro casa, mura sicure, dove con un po' di pazienza, aiutati da tutte le comodità possono aspettare che torni il sereno.
Manca...
Manca abbracciare mamma e papà che anziani vedi per piccoli attimi quando vai a portar loro la spesa e le medicine, con la mascherina, i guanti e la dovuta distanza raccomandi loro di avere pazienza e di stare in casa, al sicuro perché andrà tutto bene.
Manca vedere gli amici dei propri figli girare per casa, ordinare loro la pizza e se si fermano a dormire sentirli ridere fino alle quattro del mattino.
Manca uscire, camminare e respirare...
Mancano i baci, gli abbracci e tutti i contatti umani.,
Manca ammirare quei tramonti che egoisticamente continuano a nascere, ricordandoti che loro non hanno bisogno di te per esistere.
Manca il nostro lavoro, i nostri ritmi e ad alcuni forse anche il pane e i beni di prima necessità...
Qualsiasi cosa possa mancarci, restiamo comunque a casa, al sicuro e proteggiamo la vita per non dover sentire anche la mancanza di quelle persone che amiamo e soprattutto per fare in modo che quando tutto questo sarò finito, possano essere lì ad aspettarci, lì pronte ad abbracciarci forte e non dimentichiamo che circa sedicimila persone se ne sono andate senza alcun abbraccio. Restare a casa, essere tra quelle quattro mura è una fortuna, ma anche un grande segno di rispetto verso tutti coloro che per noi si battono ogni ora, ogni minuto, ogni attimo. Un grande segno non solo di rispetto, ma anche di collaborazione verso medici e infermieri che combattono in prima linea per noi. Un segno di dovere verso tutti coloro che per noi rischiano e che in fondo l'unica cosa che ci chiedono è quella di restare a casa.
Quando tutto questo sarà finito ricordiamoci di quanto importante sia la libertà, il rispetto e soprattutto di quanto tutto ciò che ci è mancato in questo periodo non è poi così scontato e banale.
Ricordiamoci che la vita merita rispetto.
Ricordiamoci di chi ci ha teso una mano, senza dimenticarci mai di coloro che invece hanno voltato lo sguardo altrove. Ricordiamoci anche quanto poco importante e indispensabile sia la nostra presenza su questa terra e quanto invece essa sia importante ed essenziale per noi.
Ricordiamoci che cosa è l'italia e cosa significa essere italiani.

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