Scritto da: Mario Tammaro
in Diario (Quotidianità)
Tutto ciò che diventa comune smette di attrarmi.
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Tutto ciò che diventa comune smette di attrarmi.
Nel tempo ho imparato a non fuggire mai dalla realtà, dai problemi che si presentano, perché vuol dire prolungarli in modo perenne, meglio schiantarsi subito che farsi inseguire.
C'è sempre un motivo per il quale le persone cambiano, diventando ciò che sono, a volte si diventa strafottenti, insensibili, egoisti, ma è solo un autodifesa, una squallida autodifesa.
Forse la cosa più interessante del vivere è che puoi sempre andare oltre, oltre le persone, oltre le loro azioni, parole, cattiverie, puoi sempre andare oltre la loro ignoranza, le loro convinzioni, abitudini, falsità. Puoi fermarti a pensare e a cercare di capire il perché di certi comportamenti, di certe cattive azioni nei tuoi confronti, spesso senza alcun motivo preciso, oppure puoi semplicemente andare oltre.
Nudo sogno, frenetico d'impulsi, tu cancelli il riflesso dei rimorsi.
Io alle persone educate rispondo in modo ancora più educato, ovviamente con le maleducate succede la stessa cosa.
Certe cose si devono vivere per poi un giorno scriverle.
Le persone abituate a resistere sono quelle che sanno soffrire di più, quelle che impiegano più tempo a reagire, ma quando poi lo fanno è la fine.
Non entro mai nella vita delle persone in modo irruente, lo faccio sempre a piccoli passi, in piccoli spazi, è il mio modo di vivere e voglio che anche le altre persone facciano lo stesso con me.
Io avevo solo voglia di scrivere, non m'importava più di cosa accadesse intorno a me, avevo solo voglia di scrivere, perché mi portava lontano dal mondo, lontano dalle cose ingiuste che ogni istante accadono.