Tantissime volte ho ricercato nuovi stimoli, inseguito e rincorso sogni poi rivelatisi chimere. Adesso basta, smetto di cercare e, come un'asceta, mi dedico all'introspezione. Voglio ritrovare me stesso attraverso un amore giusto e ordinato che soddisfi la mia interiorità. Ormai ho capito, come ci insegnano e tramandano gli antichi filosofi, che quello che uno cerca non può essere altrove, ma qui dentro di noi. A tal proposito mi domando: si, ma a che profondità risiedono dentro di noi le motivazioni e le energie positive? Dicono che la verità sia una piccola luce in fondo ad un tunnel. Allora è chiaro che qualcuno deve aver spento la luce! È proprio questo il dilemma. Ho provato numerose volte a fare delle full immersion dentro me stesso, ad interrogare la mia anima, ma è successo che questa si sia avvalsa della facoltà di non rispondere. È infatti ci sono volte che proprio non riesco ad incontrarmi con me stesso. Sento di allontanarmi. È come se mi dessi appuntamento e l'altra parte di me non si presentasse. Rimango in silenzio a contare i minuti, le ore, sperando che l'altro Ludo non faccia troppo tardi. Poi finalmente lo vedo arrivare sorridente, e quando accade non gli porto nessun broncio, perché noi ci vogliamo bene, ma amiamo non dircelo mai.
Dici bene, salvaguardare il bene e l'amore per se stessi rappresenta la panacea per qualsiasi contrarietà. Preciso però che il bene per se stessi non si autoalimenta, spesso va ricercato e difeso, invocato e pregato. Non possediamo l'autonomia per decidere da soli ciò che più desideriamo. :-))
Nella ricerca di se stessi spesso ci si perde... Se ci si vuole bene, la strada che percorriamo diventa più facile, più accettabile.
Questo è ciò che ho sperimentato finn'ora.
Commenti