Scritto da: Ettore GRIMANI
Come il carbone dolce

Vivo nel mezzo
sotto le tegole del cielo
dove cantano gli angeli.

Ognuno ha la sua storia
ma nessuno la mia
come uno stagno prosciugato
la mia pelle ha rughe profonde
crepe nel cemento dell'anima.

Ho lasciato un pegno
al banco dei miracoli
perché non mi importa di avere ragione
non mi importa più tutto questo baccano
desidero solo accogliere l'aurora con cuore leggero
come il carbone dolce
quando ero bambino...

è il fuoco del camino
che illumina la penombra
che fa danzare la stanza e muovere i miei piedi scalzi.

Amo gli spazi aperti
quelli che i miei occhi non riescono a contenere
quelli con i colori che bruciano l'orizzonte
che mi ricordano quanto io sia insignificante
davanti a questo cielo che si arrampica e non si cura di me.

Ho buttato via l'inutile vanità
perché non mi importa di avere ragione
non mi importa più tutto questo baccano
desidero solo accogliere l'aurora con cuore leggero
come il carbone dolce
quando ero bambino...

Ettore Grimani.

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