Tra fili d'erba innocenti inciampo nelle stelle che hanno solcato il mio cielo incarnato desideri trattenuti che comprimevano il cuore sperando che un giorno si sarebbero schiusi regalandomi un domani invecchiato ma puro. Un domani dove esser grato per quel che ho avuto senza rimpiangere quel che non è stato senza il fiato corto del rammarico... Ma la vita non aspetta e non si fa confondere non si commuove, non ha pietà... e la purezza è smarrita l'istinto andato e la mia anima corrotta... Il silenzio è la risposta al mio affanno mi arrampico nell'aria ma il cielo è irraggiungibile l'alba è fredda e le mie vene aride non c'è un luogo per nascondersi al proprio oblio ne polveri e ne miracoli il cuore oramai è spoglio di ogni infrastruttura ed il mondo lo inghiotte con tutta la sua violenza, questo dannato mondo che ha perso ogni senso ed ogni umana dignità. La primavera si fa estate che si fa autunno e l'inverno inghiotte tutto.
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