Ho fatto il solletico al mare e tu piccola onda sei salita sulla mia mano bagnandola di vita e nostalgia...
i passi si fermano e gli occhi fissano un punto lontano luogo d'incontro tra passato, presente e sordi rimorsi...
Sento ancora il profumo denso del legno dei banchi di scuola il rumore del gesso sulla lavagna la speranza di incontrare il tuo sguardo l'inadeguatezza di un ruolo sconosciuto superstite di un richiamo orfano per destino un gioco lontano che mi ha fatto uomo... se potessi riavvolgere il nastro al riparo dalle parole rialzerei il mio sguardo e volerei sopra alture e tempeste sconfiggerei il pianto e le paure gli incubi e le tristezze ed il tuo male oscuro con le mie mani nude senza spada e senza scudo...
sei una galassia lontana colori questo cielo di periferia e la mia vita di strada roccia di cometa tu sorgi ad oriente ed illumini il mio pensiero... non c'è pianto e non c'è riso ma dialogo in cammino corda di violino, pura energia...
Ho fatto il solletico al mare e tu piccola onda sei salita sulla mia mano bagnandola di vita ed allegria...
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