Ti lascio qualcosa di mio la casa d'origine dove tutto resta sulla pelle. La fotografia dell'infanzia senso perduto di un tempo innamorato. Tutto stava in una mano e la felicità non prendeva mai congedo. Il confine del domani è un rettangolo di vita dove un soffio di luce spoglia l'ignoto dall'angoscia.
Ti lascio qualcosa di mio la casa d'origine ombre cinesi e l'odore delle mura invisibili incantesimi oltre la mietitura. Nel respiro del cielo sono una stella di confine avamposto di poesia in un finito eterno l'avvenire di un passato e la sorgente di un ritorno.
Ti lascio qualcosa di mio l'ideologia clandestina di chi si sfinisce di vita con l'uragano nelle vene il coraggio e la paura una bruciata malinconia e la promessa di un incontro come un accordo casuale embolia di un rimpianto radice dell'incanto.
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