Io sono un'allucinazione una divergenza cromatica nato dall'eutanasia di un incontro una forma espressiva costruita sul nulla sull'inganno dell'esempio sulla squallida memoria dei luoghi comuni, della saggezza antica...
Allevato in campi di lavoro dove omologano il pensiero laboratori del caos ben organizzato dove si erigono templi in onore della vita eterna ma non si insegna che il tempio della gioia è dentro di noi ed è attuale e vivo nell'attimo presente... dove tutto si mescola e si confonde e la verità è una reliquia la libertà un'essenza, un ricordo lontano una società che glorifica la meschinità...
La schiavitù non ha più catene alle caviglie ma al pensiero ma io sono un ribelle ho parlato con il mare io sono la terra io sono il cielo la luna colora la vigilia della notte e le mie vene sono nastri d'argento...
Vivo sospeso tra l'espressione e la depressione equilibrista dell'estremo canto l'elegia del dubbio perché tutto è provvisorio ed io non conto nulla sono soltanto polvere impastata...
Rivendico la dignità dell'uomo come un diritto naturale che nell'istante del trapasso sopravvive alla fatalità della vita. Io non sono nulla se non polvere impastata ma ho camminato sulla terra e ho parlato con il mare...
Commenti