Musica, scrusciu, abbaniati genti... Mercati di parole, sentimenti venduti, calpestati dal passeggio momentaneo del pseudo compratore d'amore. Cicatrici tatuate Fiori sbocciati da dolori acerbi, poi maturi e prepotenti Giro, giro tondo... ginocchia bucciate, anime tramortite, livide di dolore. Preludio di nuova luce, quando il dolore diventa forza. Quattru paroli attaccatì ncruci... e come alla fine del gong sul ring, faccia livida e sanguinante Gente che esulta al massacro e vince il più forte... Il più forte non è chi ha usato violenza, né chi ha attaccato... Ma è chi con coraggio si è difeso, battuto, non è caduto o con forza si è rialzato. Le parole in croce con chiodi piantati sono rimaste lì... sterili, velenose e come kamikaze esplosi sui corpi di chi ha usato i colpi. Il Cristo è sceso, risorto... e sul ring rimane vittorioso e tramortito, ignorato. L'attentatore prima inneggiato... ora vittima di se stesso e del malcreato.
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