Scritto da: Gianni Marcantoni
   in Diario (Pensieri)
Se ti senti sicuro e libero, non usare l'arte.
Composto martedì 23 agosto 2022
Se ti senti sicuro e libero, non usare l'arte.
Non c'è niente di più pericoloso delle persone ambiziose che non hanno idee. Con astuzia riescono ad avvantaggiarsi utilizzando quelle degli altri.
Il sogno mi ha lasciato vivere da solo, ora sono un perdente che non ha destinazione nella notte che lo attende.
I verbi della Vita: Incontrarsi, Conoscersi, Amarsi, Condividere gioie e dolori, Morire e poi Ritrovarsi.
Le due più grandi illusioni della vita sono credere di conoscere e convincersi di sapere.
Omaggio a
Ti vestirò di miei versi
Ti inonderò di aforismi
Ti inebrierò di frasi d'amore
Sino a quando scossa di emozioni
Dipenderai dalla mie labbra
Evitando quelle diverse
Perché vani e inutili sensazioni
Di iniqui e facili sessismi
e soltanto dei miei sarai ebbra!
Perché solo chi è sensibile
Alla poesia possiede anche
il magico senso dell'allegria
Ed infine sai che ti succederà?
Che una rima ti sconvolgerà!
Lalchimista.
Omaggio a Annamaria
Ho conosciuto un angelo o meglio una stella
Che mi ha lasciato un segno, ma non mi ha colpito solo per il suo dolce splendore
Ma sono rimasto folgorato dal suo splendido candore
dalla simpatia vera che le sprizza da tutti i pori!
Il suo sorriso è aperto, spontaneo, leale
Lei è figlia del Vesuvio e dei monti Lattari e diventata poi la mia icona ideale!
Possiede una voce dolce, musicale e adamantina e sensuale che ti accarezza l'anima come la brezza mattutina
i suoi occhi brillano di purezza emettono riflessi e bagliori disarmanti come lapislazzuli o due diamanti grezzi
La sua forza sta nella semplicità dei gesti sempre sobri e mai sopra le righe, esterna fervore voglia di fare e giovanilità, la sua pelle eburnea è decorata da mille preziosità
Questa forza della natura che ha incrociato il mio destino ha un nome semplice ed essenziale, facile da dire come l'aria
Anna Maria!
Il principe sbiadito.
Poesia Haiku
il petricore,
da riarsa terra cogli
lieto d'estate.
Quanto è bello andare a fondo per poi risalire. Albeggiare. Ricominciare. Cadere per rialzarsi, e ballare. Amare questo bagliore, incorniciato da una città ferrosa e artefatta. Ritrovare in un cassetto un pensiero felice che avevi dimenticato, in mezzo a tanti pensieri brutti. Ti eri perso di vista, non ti ricordavi più di respirare veramente. Ma poi hai guardato nel fondo più nero, e allora sei stato finalmente grato della luce.
Appassionata spettatrice di tramonti, si, ma anche di albe, di nuvole, di vento, di stelle. Appassionata spettatrice di quello che io chiamo bellezza.
Quelle sere d'Estate,
tra piccole insenature di baci
scarlatti e
voci di gabbiani stridenti.
Amarezze di sere grigie,
al sonno lieve della dolce morte.