Nata come la rugiada in primavera, fresca e soave Festeggiata con amore Ardente fiamma della nuova vita
La corsa affannata alla fanciullezza, il gioco e la spensieratezza Il primo bacio che anela Come l'acqua i fiori.
La lotta alla sopravvivenza in una città che danza tra la modernità che avanza Negli anni che inesorabili marciano prepotenti.
Fiaccola sfavillante Al massimo dell'avvenenza Il corpo che muta e si trasforma; Donna che si affanna come amazone in guerra Nella battaglia per la conquista Della libertà che brama Come sole che cerca spazio coperto da scure nubi.
Genitrice e moglie Tristi tormenti e amor profondo Lasso di tempo che passa Come In una clessidra scivola lento ed inarrestabile senza indugio, senza sosta.
Effimera è la bellezza Come fiume in piena La lama del tempo lascia Solchi di rughe al suo passaggio e sui capelli la neve si poggia a coprire l'ebano del color Mentre lei tremulal debole e stanca contempla e si scoraggia.
Le occasioni perse con il rimpianto ed il pianto fino a giunger la sera Al ristoro che da pace come un tramonto Rosso cremisi dietro le finestre Carico di ombre del passato Guerrieri vincenti delle occasioni perdute ora trionfano e brindano Fino a che la notte arriva scura e fredda e la candele della vita carica di occasioni perdute, sprecate Deluse, fallite e rimpiante Piano si spegne. A. Mori.
Commenti