Era un giorno d'aprile, Laura aprì la finestra al sole, con la grande voglia di sposare, quel bianco vestito, poggiato sul letto, la faceva sognare. Uno sguardo dolce, un sorriso e l'amore, ma tutto in una sera, perse il suo coraggio, il mondo crollò... si avvicinava maggio. Come fiamma che arde e che sparge la cera, quella notizia, non gli parve vera, con grande coraggio, cercò di reagire, ma come si fà se ti han detto: morire... eppure in quel letto volevi guarire. Quella bestia immonda che le carni divora, perché proprio ora? E Laura pregava, contando quei giorni, pensava al vestito che avrebbe indossato, forte era forte, mai come la morte che quella bianca rosa, decise di fare sua sposa. E giunse quel giorno, con grande dolore, perché sul suo viso c'era un bianco pallore, accennava un sorriso, in quel letto, tutt'intorno squallore, era già in Paradiso. Da una parte l'amore ti stringeva le mani, dall'altra, la morte che ti aveva rapito, tu per fortuna, splendida rosa, vestita da sposa, nel tuo bianco vestito, non avevi capito.
mo te lo rispiego--clicca sul mio avatar--ti troverai proiettata sulla mia pagina dove troverai anche il brano indicatoti sotto la dicitura "mi innamorai di te"--
....La perdita di una persona cara è sempre un evento che ti coglie in qualunque circostanza inaspettata...ti colpisce al cuore con una ferocia inaudita...spesso ci si interroga sul perchè "DIO" permatta ciò.....e forse nel momento del dolore nessuna spiegazione ti sembra giustificabile!.....Annarè hai avuto la splendida fortuna di conoscere "LAURA" e di condividere momenti che di certo sono impressi e lo resteranno per sempre nel tuo cuore...fanne tesoro....perchè solo il "RICORDO"....la continuerà a far vivere per sempre!!!......La tua poesia dal resto lo dimostra......meravigliosa è dir poco!!!.....Complimenti!!!
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