Scritta da: Stefano Gentilini
Si potrebbe dire che gli alcolizzati, i drogati e tutti coloro che stupidamente firmano la loro condanna a morte uccidendosi lentamente, non sia altro che una specie di selezione naturale, dove i più inutili devono morire.
Però in pochi si chiedono perché queste persone arrivano a farsi del male fino a questo punto. Non bisognerebbe mai giudicare qualcuno da ciò che fa, ma per quale motivo lo fa.
Composta sabato 19 agosto 2006

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    Scritta da: Stefano Gentilini

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    Ognuno ha le proprie idee, rispetto le tue e ho espresso la mia opinione perché non la condivido.
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    No Darlene, la teoria infatti da sola non è sufficiente :) non ho assolutamente la superbia di affermare questo come invece sembra abbia capito tu.
    I risultati catastrofici ci sono sempre stati, solo che adesso grazie alle nuove tecnologie(telecamerine che documentano i fatti e riproduzione attraverso telegiornale) ne veniamo a conoscenza. Sicuramente non è colpa della teoria se succedono certe cose :) e senz'altro come tutte le cose il mondo non può essere ribaltato, può essere migliorato nei limiti del possibile ;) sarebbe un'utopia pensare che nulla di pessimo avvenga ancora!!!!! Tornando al discorso della teoria, è ovvio che non basta, ma non si può nemmeno pretendere di mettere mano sulle persone senza un minimo di conoscenza. La vita ci insegna molto, e sono pienamente d'accordo con te, ma né me né te (a meno che tu non sia laurato in medicina) potremmo fare un trapianto di cuore. Sulle persone è la stessa e identica cosa, e vorrei anche ricordarti che gli educatori (non mi sto riferendo a quelli abusanti di cui parli tu, ma degli educatori in genere) non sono persone PERFETTE, nessuno di noi è perfetto...sono persone che aiutano gli altri a migliorare e che cercano di migliorare se stesse giorno dopo giorno. Quindi è ovvio, che tutto questo non si impari su un libro, ma glielo insegni la vita....però io devo sapere che cosa comporti togliere un pannolino a un bambino prima del tempo (perché credimi che ha ripercussioni emotive molto gravi, anche se la maggior parte della gente non lo sa), devo sapere a che età far fare un'attività di travaso, oggi so che un bambino non può minimamente comprendere il concetto di DIO e non glielo vado a insegnare attraverso una sfera. Quindi la teoria serve, il cavolo che non serve e permettimi di dirtelo. Che poi ci siano delle catastrofi, questo dipende da una molteplicità di fattori...ma non perché si è iniziato a studiare scienze dell'educazione!
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    Sono storie commoventi Daline che molto aggiungono a quel che si diceva.
    La vita "reale" insegna molto ed è fatta di tante cose che ti capitano, alcune fortunate, alcune molto meno (gli esempi da te citati), altre rientranti nella "normalità". Ognuno parla con maggiore o minor competenza in base a quel osserva e vive, tenendo presente che anche dalla cosiddetta "norrnalità" si capiscono molte cose. 
    Le teorie valgono per quel che valgono. Non sono spazzatura ma nemmeno il vangelo. Servono, per quanto ne capisco io, ad intepretare la realtà o, in qualche caso addirittura ad anticiparla.
    Il problema sta più nel come vengono usate e da chi che nelle teorie in sé. Anzi (e ti parlo per "direttissima" esperienza personale e  professionale) tante volte l'ostinazione nel non cercare di mettere in pratica alcune teorie (ma se vuoi chiamale pure idee) si traduce nel commettere sempre gli stessi errori.
    Ma non voglio sconfinare in altri discorsi, anzi forse l'ho già fatto e mi fermo qui...
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    Una diversamente abile fa partecipe del suo primo passo dopo 9 anni(causa un incidente stradale)un amico, costui guardandola vede che ha gli occhi lucidi dalla gioia(un passo dopo 9 anni) e si chiede: noi cosidetti abili facciamo 100? passi al giorno e non ce ne rendiamo conto, anzi,questa ragazza gioisce per aver fatto un passo dopo 9 anni, mi chiedo: a noi cosa manca? Quest'amico ha la sua di storia: orfano di padre dall'età di 4 anni, 14 anni di collegio nei tempi in cui a preti,suore, etc. era permesso fare di TUTTO ai bambini....14 anni di incubo e poi una scelta... vivere o morire. Ha scelto di vivere e da quel giorno il suo mondo e il suo modo di vedere la vita è cambiato...the end :)
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    Le teorie di questo o di quello servono a poco nella vita reale, altrimenti non si chiamerebbero teorie :) Solo chi ha provato ciò di cui si parla e ne è cosciente,può avvicinarsi di più alla verità. Una volta Chiara gli asili nido non esistevano e le ripercussioni chi dice che debbano per forza essere negative? Oggigiorno tutto si basa sulla teoria e ne vediamo gli effetti(catastrofici a parer mio).La sofferenza non si studia sui libri di scuola, nessuno può insegnarti a vivere se prima non capisci da solo la vita. Vi racconto una storiella :) segue...

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