Scritta da: Daline98
Riesci ancora a sorprenderti quando ti capita qualcosa di bello? Oppure continui a rimuginare sull'ultima cosa brutta e non ti accorgi nemmeno di quei pochi ma intensi attimi di felicità, che anche a te sono stati donati e che forse non torneranno mai più?

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    Scritta da: Daline98
    È stata frase del giorno
    domenica 10 marzo 2013

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    postato da , il
    Ciò che ho appena scritto valga ad interpretazione , chiarimento e sostegno delle prime, poche, lapidarie parole di Vincenzo Cataldo: "ma quando capita qualcosa di bello. Ma cosa sono le cose brut*te ."  : )))
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    postato da , il
    La cosa più... normale, che dovrebbe capitare ad ogni essere umano, è sorprendersi sempre: sorprenderci di ogni cosa che ci accade e che ci circonda, ed anche di noi e della stessa nostra vita. O non è forse sorprendente l'ignoto che malgrado ogni sforzo continua ad essere ignoto? Quanto poi alle cose belle e alla felicità, la cosa più sorprendente, almeno per me, è il loro volare comunque via, insieme al tempo che assurdamente ci trascina. Che senso ha, che valore può avere la circostanza che ci accada una cosa "bella", quando intorno a noi accadono, per tanti, cose non solo bru*tte, ma talora terribili? Tentiamo un cambio di prospettiva. Un giorno, finiranno per tutti sia le cose (ritenute) belle che quelle (ritenute) brut*te, e sia gli ottimisti che i pessimisti, sia i fortunati che i tartassati si ritroveranno a dover fare i conti con un'equazione che non hanno voluto, potuto o saputo risolvere.
        Quindi l'atteggiamento più saggio parrebbe fare continuamente i conti con se stessi e con quella equazione. Cercare sempre, senza lasciarsi prendere né dall'ottimismo, né dal pessimismo, ma solo dalla sorpresa e dallo stupore: unico sentimento che, sia nei momenti "belli" che in quelli bru*tti, ci può condurre vicino alla soluzione del problema, che è e rimane l'unico vero problema della nostra vita. Chissà che, battendoci sempre contro la testa, non si possa riuscire a risolverlo: e a possedere e vivere dentro di sé solo e comunque cose belle, senza attendere, desiderare o ricordare il finto bello che comunque passerà con il tempo.
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    postato da , il
    se anche una sola persona al mondo riuscisse a capire il senso di una frase scritta, non per egoismo o arroganza o presunzione, per chi la scrive sarà sempre un successo... e lei Sig. Vincenzo cosa ne sa di cosa hanno sofferto gli altri? lei può dire per certo che la sua sofferenza sia superiore alla mia o a quella di chiunque altro? non credo proprio..
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    postato da , il
    Grazie a tutti...non è ciò che si scrive la cosa importante ma quello che viene trasmesso Sig. Vincenzo e se anche lo scrivessero miliardi di persone non potrebbe mai essere banale, per quanto riguarda qualcosa di bello nessuno ha mai parlato di grandezze, il sorriso di un figlio o di un bambino in generale potrebbe essere un intenso attimo di felicità che non tutti riescono a cogliere, e lei riesce sempre a sorprendersi?
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    postato da , il
    Si, io mi sorprendo quando mi capita qualcosa di bello!...credo perché per "bello"intendo qualcosa di sorprendente e innaspettato che mi gratifichi; e ciò non mi succede quotidianamente per cui ne resto sorpresa.
    Dopo questo giro di parole,affermo che il bello lo vivo anche nelle piccole cose di tutti i giorni, ma non mi sorprendono, però mi aiutano a non rimurginare su quelle brutte.

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