Io sono dell'idea che, più del coraggio, sia la paura, cioè il suo opposto, l'istinto di sopravvivenza per eccellenza. perchè ti previene da tutte i rischi della scoperta. Il coraggio al contrario ti espone, ma è indispensabile per la nostra crescita, perchè senza nessuna nuova conoscenza, senza scoperta, senza rischio, non evolviamo di "un centimetro!, soprattutto mentalmente, E ora non saremmo qui a discuterne.
Un cane che ti salva la vita, rientra nel caso che ti ho già descritto, lui protegge la persona verso cui lo abbiamo reso dipendente, la persona che per insegnamenti e selezioni avvenute nei millenni, considera come una sorta di Dio, la persona che lo nutre: l'uomo. Che puoi muoia nel gesto è evidentemente un errore di valutazione. Ma specifico anche che i cani son un caso a parte, sono animali che hanno perso quasi tutti gli istinti primari. Il cane è il tentativo da parte dell'uomo di avere un giocattolo vivo che lo ami totalmente. Tentativo quasi riuscito.
Per quanto riguarda ciò di cui sei fermamente convinto, lo rispetto. Non ho certo il diritto di mettermi a contraddire convinzioni individuali, tanto più che frutto di un'esperienza molto più ampia della mia.
Dico solo che noi cerchiamo la bontà in ogni evento naturale, antropoformizziamo tutto quello che non comprendiamo bene, perchè ci fa stare meglio, ma la natura segue necessità che van ben oltre a qualsiasi nostro tentativo di categorizzazione emotiva. La natura è perfetta perchè (è quasi triste dirlo) ogni individuo agisce per sè, e basta. La forza della natura sta nel suo totale egoismo.
E poi, secondo me il discorso sulla difesa dei geni si potrebbe fare anche quanto all'uomo...
Secondo me l'uomo attribuisce a se stesso, in esclusiva, emozioni e sentimenti che condivide con l'intero regno animale, e probabilmente anche vegetale.
Noi non conosciamo la realtà profonda né di noi stessi, né di ciò che ci circonda, io di questo sono fermamente convinto.
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