Scritta da: Violina Sirola
Non posso sopportare nemmeno per un istante di vedere un cane o, se per questo, nessun altro essere vivente, subire impotente la tortura di una morte lenta. [...] Se il mio cucciolo dovesse essere attaccato dalla rabbia e non ci fosse rimedio che desse speranza di alleviare la sua sofferenza, mi sentirei in dovere di togliergli la vita.

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    Scritta da: Violina Sirola

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    postato da , il
    Concordo col l'opinione di Gandhi.
       A mio avviso, abbiamo il DOVERE di fare il meglio che riusciamo a fare per tutti coloro che ci circondano, esseri umani o animali che siano. Evitare sofferenze inutili è un atto di amore, nulla di più e nulla di meno.
       Nel contempo abbiamo il sacrosanto DIRITTO di decidere autonomamente delle nostre sorti, senza che nessuna convenzione sociale di qualsiasi matrice, religiosa o meno, ci imponga alcunché. Il diritto deve essere tutela, non limitazione di libertà. Quest'ultima può (e anzi deve) sussistere solo a tutela della libertà altrui. Stop. Tutto il resto è retaggio di epoche passate, in cui lo Stato (e il potere religioso "statalizzato") si arrogava un compito EDUCATIVO del popolo bue.
       E' singolare, e fa riflettere, che quest'ultima mentalità sia rimasta, almeno qui in Italia, appannaggio non solo dell'establishment clericale (riguardo agli indirizzi di "normativi" di coscienza di matrice pontificia, non si può dimenticare che lo Stato Pontificio ha abolito la pena di morte solo nel 1969), ma anche di gran parte della cultura di sinistra, sempre pronta a tacciare di ignoranza, stupidità o malafede chi non le sia concorde... Chiesa e sinistre a braccetto dunque nella mentalità, pur se su sponde diverse....
    Povera Italia.
         Ottima, dunque, la discussione sul tema dell'eutanasia: purché, però, volta al solo fine di approfondire il tema, nel rispetto delle decisioni personali: non viceversa in quanto intesa al fine di vietare alcunché.  Assistere allo spettacolo di gente che vuol morire ma non può darsi la morte da sola, cui viene imposto di soffrire pene indicibili, è un grosso spettacolo di inciviltà ed anche un gran male, di cui qualcuno sarà chiamato a rendere conto.
    E attendo a pié fermo il censore. : )))
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    postato da , il
    Vincenzo,
    la frase l'ho presa da "Il mio credo, il mio pensiero"  ediz. Newton 1992
    Nella prefazione è riportata l' affermazione di Gandhi :"Per tutta la mia vita, l'insistenza stessa della verità mi ha insegnato ad apprezzare la bellezza del compromesso"

    Non ti nascondo, comunque, che molti suoi pensieri non li condivido.
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    postato da , il
    era ora
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    postato da mauro0000, il
    Un grande uomo, con una grande saggezza.
    forse ci si dovrebbe aspettare di più dal Cristianesimo oggi, con le sue palesi contraddizioni...
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    postato da , il
    Ciao Vincenzo, la lettura della frase ha anche un altra chiave di lettura , quella di assistere impotenti alla sofferenza gratuita di qualsiasi essere vivente e.....mi viene spontaneo il paragone con l'accanimento terapeutico dei malati terminali, oppure con  il cinismo delle  torture,
    riguardo al cibo il discorso è diverso.

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