Un tonfo, un urlo, e poi silenzio. Mi cingo in ginocchio... perso nel vuoto l'ultimo alito di vita. Attonita, estranea, disperata, mi guardo intorno: non c'è più nulla, a terra corpi senza vita, mentre sale dal cielo il fumo di ultimi cumuli di cenere. Sono accanto al tuo corpo e grido, mentre le lacrime mi rigano il volto, e bagnano le tue mani. Con le ultime forze rimaste, mi sfiori la labbra con le dita... altruista più di qualsiasi essere umano, mi regali gli ultimi brividi, l'ultima dolce e intensa rivelazione del tuo amore. Poi lentamente cade la tua mano, ancora il sangue scorre fuori dal tuo cuore, ancora l'ennesimo sussulto, poi più nulla. Mi sono risvegliata dall'incantesimo della tua carezza, e ti vedo come tutti gli altri, steso sul terreno, fermo, freddo, morto. Forse mi hai regalato quei momenti per evitarmi almeno per un istante la triste e cruda realtà. Batto un pugno sul suolo, e poi cerco di picchiarti, ti do del farabutto e grido: -Perché te ne sei andato senza di me? Perché mi hai lasciata sola? Portami con te!- Ma tu non rispondi: per la prima volta il tuo non è un tacere di riflessione... è un silenzio eterno. Guardo i tuoi occhi, ma subito li chiudo: voglio ricordare la loro intensità, li voglio ricordare così com'erano... capaci d'imbarazzarmi, di farmi sorridere, pensare, eccitare. Con timore ti poso una mano sul petto... il vuoto, non respiri più... Non sentirò più il tuo respiro sulla pelle, non sentirò più la tua mano sul mio corpo, non sentirò più la tua voce che mi rilassava, mi desiderava. Sfinita mi accascio su di te, ormai non sento più nulla, il mondo intorno a noi si è dissolto. Chiudo gli occhi e vedo ancora noi, ma per la prima volta felici, uniti, insieme. Sento ancora il calore e il profumo della tua pelle, il tuo cuore batte ancora, i tuoi occhi mi guardano... la tua mano prende la mia le mie labbra sfiorano le tue... sono morta lo so... ma non ho sentito dolore, adesso sono con te. Il mondo è finito, la vita non esiste più, ma per noi, amore mio, è appena cominciata. Lontani dall'odio, dall'ipocrisia, dall'indifferenza, adesso siamo io e te, solo noi due, per goderci la nostra felicità eterna.
Io non so se esiste il paradiso, ma so che sulla terra c'è una persona che merita tutto l'amore del mondo..una persona che mi ha dato coraggio davanti alle difficoltà...che mi ha fatto vedere il buono nelle cose anche quando tutto andava storto...a me, una semplice adolescente...da parte sua,come una mamma... Grazie di cuore
Sono un pessimista, lei che mi conosce lo sa. Ha voluto condividere questo getto di sentimenti, io ricambio con qualche verso, sperando di non fare cosa sgradita.
Uno Studente.
Ascolta...
Non resta che il silenzio
a circondarmi, svuotato.
Ascolta...
Puoi sentire le grida
della mia anima straziata.
Osserva,
come senza di te non posso
che piegarmi come un giunco
ad un destino che mi sferza
impietoso, implacabile.
Osserva,
e non giudicarmi nel mio
intimo e inarrestabile strazio.
Tutto ciò che hai visto di me
è abbattuto da questo dolore.
Pensa...
A tutto ciò che ero
e che non sarò più,
scavato e segnato
dalla tempesta di sensi.
Pensa...
al nostro fragile destino,
e piangine insieme a me.
Non siamo altro che
cenere.
e ancora una volta, rileggo questa poesia e piango...dire che è bella mi sembra banale, dire che è meravigliosa mi sembra stupido, dire che è perfetta mi sembra inutile...solo lei può sapere il dolore che ha passato, ma sappia che lei ha aiutato tutti gli studenti che ha avuto. ha arricchito tutti...compresa me. sono felice che lei sia la mia prof e sono felice di averla incontrata...
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