Scritta da: Silvana Stremiz
Il fatto che Maria Maddalena fosse una prostituta non trova riscontri storici o religiosi oggettivi fin dalle origini del cristianesimo; in Giovanni 8,1-11, dove si può leggere l'episodio della lapidazione dell'adultera, il nome della donna non viene assolutamente menzionato.

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    Non accetto le provocazione e non le cerco. Per me finisce qui.
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    Alquanto ripetitivo, direi.:-)
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    Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
    Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
    So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
    Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
    Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
    Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
    Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
    Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
    Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
    La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
    E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
    Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
    Cordialmente.
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    postato da , il
    Crediamo tutti di "sapere" invece è tutto da imparare Brunasono.
    Vale per me compresa.

    Un esempio riduttivo però per rispondere alla tua: l'uomo è banale scontato io compreso andiamo a leggere e comprare quello che fa  " moda" il grido di tutti. Curiosità morbosa del uomo voglia di essere di  "Moda"
    Il libro "più venduto" spesso lo è solo per la pubblicità
    ( Non intendo la Bibbia è un solo esempio )
    Io mi interrogo senza  la presunzione di avere la verità. " in tasca. Vendo una possibile verità senza escludere la verità d'altri" mentre altri vendono la verità con la presunzione di vendere "L'assoluto"
    Il tempo  solo il tempo  racconterà...... "la Verità"
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    postato da , il
    Idem.
    Parlare della Bibbia senza conoscerla e averla studiata (conil sussidio dibuoni libri di esegeti ed esperti di ebraismo) è molto, molto, molto riduttivo. A meno di  non avere la (propria) verità in tasca.
    Se è il libro più letto in tutto il mondo da secula seculorum ci sarà un perchè...

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