Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Vita)
L'utilità del vivere non è nella durata, ma nell'uso: qualcuno ha vissuto a lungo pur avendo vissuto poco, badateci finché ci siete.
Commenta
Frasi belle sulla vita. Frasi, aforismi e citazioni che parlano di vita e di tutte le sue sfumature, qui raccolte tra autori famosi ed emergenti. Ispirati tra queste pagine.
Scopri il nuovo argomento dedicato alle Frasi Belle!
L'utilità del vivere non è nella durata, ma nell'uso: qualcuno ha vissuto a lungo pur avendo vissuto poco, badateci finché ci siete.
Nella vita di ogni uomo c'è sempre una partenza, un viaggio verso l'ignoto alla ricerca della luce e quella stessa luce lo condurrà un giorno alla sua casa.
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre "qualcuno". Mentre un uomo - non dico lei, adesso - un uomo così in genere, può non essere "nessuno".
Gli essere umani non nascono sempre il giorno in cul le loro madri li danno alla luce, ma [...] la vita li costringe ancora molte volte a partorirsi da sé.
Se ripassate fra cent'anni ci trovate sempre qua.
Vorrei dirtelo in un orecchio cosa pui farci con quel sorriso
con quel sorriso da passaporto, sempre incollato sul viso
Io sono nato ieri, lo sai benissimo meglio di me
i segreti per restare a galla, tu li conosci meglio di me
ed è per questo che non mi piaci, e grazie al cielo
io non piaccio a te. Credi davvero che ti potrà aiutare
se una volta dovessi scegliere da che parte stare
se una volta dovessi smettere di bleffare.
E la radio ci fa ballare, ci manda musica da mangiare
la sera scende come un emergenza sulla città
la notte promette bene piena di ossido e di sirene
è già pronto il domani... lo stanno consegnando già.
Ti sto dando la mia vita, la mia patente, le mie vecchie pagelle, perché mi assomigli più di quanto io non ricordi di essermi assomigliata. Perché sono stufa di odiarmi e di compiacermi e di raccontarmi vecchie storie che non sono mai state vere. Sono stufa di essere sempre io, io, io per prima.
Niente è permanente in questo mondo scellerato, nemmeno i nostri guai.
Le vostre critiche sono giustificate ma la vostra vita non lo è? No. Punto.
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. Tutti questi arditi uccelli che spiccano il volo nella lontananza, nell'estrema lontananza, di sicuro, a un certo momento non potranno più andare oltre e si appollaieranno su un pennone o su un piccolo scoglio - e per di più grati di questo miserevole ricetto! Ma a chi sarebbe lecito trarne la conseguenza che non c'è più dinanzi a loro nessuna immensa, libera via, che sono volati tanto lontano quanto è possibile volare? Tutti i nostri grandi maestri e precursori hanno finito coll'arrestarsi; e non è il gesto più nobile e il più leggiadro atteggiamento, quello con cui la stanchezza si arresta: sarà così anche per me e per te! Ma che importa a me e a te! Altri uccelli voleranno oltre! Questo nostro sapere e questa nostra fiducia spiccano il volo con essi e si librano in alto, salgono a picco sul nostro capo e oltre la sua impotenza, lassù in alto, e di là guardano nella lontananza, vedono stormi d'uccelli molto più possenti di quanto siamo noi, i quali agogneranno quel che agognammo noi, in quella direzione dove tutto è ancora mare, mare, mare! E dove dunque vogliamo arrivare? Al di là del mare? Dove ci trascina questa possente avidità, che è più forte di qualsiasi altro desiderio? Perché proprio in quella direzione, laggiù dove sono fino ad oggi tramontati tutti i soli dell'umanità? Un giorno si dirà forse di noi che, volgendo la prua a occidente, anche noi speravamo di raggiungere l'India, ma che fu il nostro destino a naufragare nell'infinito? Oppure, fratelli miei? Oppure?