in Frasi & Aforismi (Vita)
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E come la si ricorda, per raccontarla.
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Frasi belle sulla vita. Frasi, aforismi e citazioni che parlano di vita e di tutte le sue sfumature, qui raccolte tra autori famosi ed emergenti. Ispirati tra queste pagine.
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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E come la si ricorda, per raccontarla.
Il segreto della longevità: "No sports, just whisky and cigars" (Niente sport solo whisky e sigari).
Un giovane, se non ha ciò che ci vuole per fare il servizio militare, probabilmente non ha ciò che serve per guadagnarsi da vivere.
A che sarei utile, a che potrei servire? C'è qualcosa dentro di me, ma cos'è?
Piuttosto che fermarsi a mezza via, val meglio non cominciare.
Essere guardato e non soltanto visto, essere ascoltato e non soltanto udito.
Quando un'anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti.
Mi da fastidio stare con gente che dice di attendere la vita nuova con la stessa noia con cui si attende il tram.
Mi stupisce il numero delle persone intelligenti che parlano a favore delle armi atomiche (...) Le crescenti complessità della vita moderna, l'invasione cinetica del xx secolo, ci trovano accerchiati da gigantesche istituzioni che ci minacciano da tutti i lati, politicamente, scientificamente ed economicamente. Stiamo diventando le vittime di un condizionamento spirituale, di sanzioni e permessi. Lo stampo in cui ci siamo lasciati gettare è dovuto a una mancanza di intuito culturale. Ci siamo cacciati alla cieca nella bruttezza e nella congestione e abbiamo perso il gusto per l'estetica. Il nostro senso vitale è stato smussato dal profitto, dal potere e dal monopolio. Abbiamo permesso a queste forze di avvilupparci in un totale disprezzo delle sinistre conseguenze. Ora ci troviamo di fronte allo spettro della guerra nucleare, e siamo come pecore destinate al macello. La scienza, male indirizzata o priva di senso di responsabilità, ha consegnato agli uomini politici e ai militari armi capaci di tali distruzioni da permettere loro di tenere in pugno il destino di ogni essere vivente sulla terra. L'immensità del potere delegato a uomini la cui responsabilità morale e competenza intellettuale non sono, a dire il meno, infallibili, e in molti casi discutibili, potrebbe sfociare in una guerra di sterminio di tutta la vita sulla terra. Eppure si continua così, alla cieca. (...) Certi scienziati sembrano dei fanatici. Corrono avanti alla cieca, credendo che le loro scoperte siano sempre fonti di benessere e che la loro dottrina della necessità di sapere sia una dottrina morale. L'uomo è un animale in cui l'istinto della sopravvivenza viene al primo posto. Di conseguenza, si è sviluppato prima il suo ingegno e poi la sua anima. In tal modo il progresso della scienza è molto più avanti del comportamento etico dell'uomo.
Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.
E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.
Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: "Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?"
E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: "Noi siamo tutti uguali!"
"O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l'uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!"
Davanti a Dio! - Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!
Davanti a Dio! - Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo.