Scritta da: Sir Jo Black
Scriverò la mia ultima parola, anche raccolto sotto un ponte, anche col sangue su un marciapiede!
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Scriverò la mia ultima parola, anche raccolto sotto un ponte, anche col sangue su un marciapiede!
La maschera che presentiamo sempre nella vita rappresenta noi: come siamo, o come vorremmo apparire, se mentiamo, se diciamo il vero, se vagheggiamo o sogniamo. Un volto, senza la maschera della vita, è solo un volto, come può essere quello di un manichino.
Si dice che la poesia è tradurre in parole le emozioni, ma sono più poesia le parole-suoni che scivolano dall'aria ad alta voce, nelle orecchie e all'anima di chi ascolta. Parole che non suonano sono poesia mutilata; sono solo un dire emozione!
A volte la solitudine è molto più compagna di chi è "vicino" senza essere vivo.
È emozione, è dolore quando l'anima coglie colori e suoni della vita. È solo dolore se l'anima non coglie più.
Solitudine è anche poter scrivere dell'amore di te che non ho mai conosciuta.
Sull'altra riva del lago lanci sassi espandendo anelli... Lancerò sassi anch'io aspettando che i miei anelli intreccino i tuoi.
Hai guardato credendo di aver visto e capito. Non andare senza sapere... Chiedi e scoprirai che né io né tu abbiamo capito.
Quando la morte mi salverà sarò felice?
Mi chiedo perché, a volte, cari pezzi di vita cadono così lontano che non si possono più recuperare.