Scritta da: Silvana Stremiz
Infelice è colui che non ha nessuno.
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Infelice è colui che non ha nessuno.
Chi ha soldi e amicizie storce il naso alla giustizia.
Chi si adatta non si logora. Chi non si logora non si avvantaggia nella scelta del giusto.
Chi rifugge dalla compagnia degli adulatori potrà aspirare a grandi cose, perché svilupperà chiarezza e indipendenza interiore.
Le situazioni facili danno sì vantaggi momentanei, ma solo chi aspira a mete superiori costruisce una salda personalità.
Non si può cavalcare contemporaneamente il bene e il male, stare con il nobile e l'ignobile. Chi non sceglie la faticosa via del bene finisce per buttare via se stesso.
Dove l'ignoranza è gioia, è una follia essere saggi.
Come sono propizi quegli ostacoli che impediscono di spendere malamente le proprie energie!
Solo colui che non dubita di se stesso e delle sue reali capacità può creare intorno a sé un gruppo fedele, perché genuino ed esaltante sarà l'entusiasmo che le sue parole desteranno.
Il troppo pensare può portare a sciagurate indecisioni. Come si può fattivamente agire se la decisione viene perpetrata così a lungo da impedire di colpire al momento giusto?