Ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente.
Composta venerdì 24 dicembre 2010
Ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente.
Abbiamo costruito chiese con la violenza e poi sostituito Dio con la ricchezza.
Sostieni la musica, non i pettegolezzi.
Pazza idea di far l'amore con lui pensando di stare ancora insieme a te! Folle, folle, folle idea di averti qui mentre chiudo gli occhi e sono tua.
Quello che non cambia in una vita può cambiare in un attimo.
Le donne non hanno le palle perché gli uomini gliele farebbero cadere di continuo.
L'inferno e il paradiso sono tutti e due dentro di noi.
Era bello che fosse lei a stringermi, a lasciar perdere le parole.
Come può dirvi chiunque, non sono un tipo gradevole: non so nemmeno cosa vuol dire. Ho sempre ammirato i cattivi, i fuorilegge, i figli di puttana. Non mi piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita che fa schifo. Sono loro che mi interessano. Sono pieni di sorprese. Ho anche un debole per le donnacce, quelle che si ubriacano e bestemmiano, che hanno le calze molli e il trucco sbavato. Mi interessano di più i pervertiti che i santi. Mi rilasso con gli scoppiati perché anche io sono uno scoppiato. Non mi vanno le leggi, la morale, le religioni, le regole. Non mi va di essere plasmato dalla società.
Ti ho dato tante di quelle occasioni che avresti dovuto portarmi via parecchio tempo fa.