Scritta da: *marta*
Fu la paura, all'origine, che creò gli dei.
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Fu la paura, all'origine, che creò gli dei.
Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fraatellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza.
Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognarori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro.
Quelli che non hanno immaginazione né un posto in questo regno del possibile, della felicità possibile, cospirano contro il sole, contro il mare, contro l'estate.
Sei fratello del mare. Quindi afferra con gli occhi gli scogli, credi nella luce là in fondo, verso il sole che cade, omaggio al giorno che muore... in questa meraviglia che danza morbida alla luna, ondeggia e lasciati portare. La nostra fede è il mare, anche quando pare altrove, anche a mille chilometri di terra lontana dalle onde...
La parola scritta è la grande depositaria dei sogni.
Possiamo perdonare ad un uomo l'aver fatto qualcosa di utile purché non l'ammiri.
L'unica scusa per aver fatto qualcosa di inutile è di ammirarla intensamente.
Di giorno, di notte senza fari, urlando a perdifiato, spavaldi, padroni di tutto, padroni della vita.
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.