il dolore e la felicita sono 2 dell'essenze della vita, nn aquisterebbe valore l'una, se non estirebbe l'altra.

wow, forse troppo generoso, ma....grazie Nicola! ;)

A mio modesto parere credo che Valeria abbia, basandosi sul Dolore, compiuto un'opera che a pochi scrittori sia riuscita sino in fondo: ha parametrizzato un'emozione, con l'uso dell'effimero linguaggio, ha concretizzato una stato d'animo. I miei più che sinceri complimenti.

Sono d'accordo con te, Virgilio, il Dolore è un cammino che ci è dato necessariamente percorrere, è inevitabile il passaggio nella sua dimensione. Ma come dici tu, anche in esso si è Vivi. E l'intensità con cui lo percepiamo addosso, dentro, è strettamente legata all'intensità con cui ci lasciamo attraversare dalle cose, dalle esistenze e dagli eventi; se viviamo Intensamente ogni cosa, allora anche il Dolore avrà un'energia prepotente.
Ma dal Dolore si rinasce! Sempre. A volte ci sembra impensabile superarlo, eppure, poi, la Vita ci sorprende ancora, e sgorga generosa come solo Lei sa fare. In fondo, c'è un Araba Fenice in ognuno di noi ;)
.... Mi sa che anvh'io mi sono lasciata andare con le parole, eh?! :D  Grazie a tutti voi

la trovo bellissima questa frase
lascia l'amaro in bocca