Non è il tempo forse la preghiera crudele di un Dio che invoca la fine? Di un principio che volge all'inevitabile... Che chiama a sé la morte come fosse un'amante perduta e mai dimenticata. La voce più triste che, soave canta con le parole più dolci. L'infinito che reclama un ultimo secondo d'equilibrio sulla linea del nulla, per poi cadere, solenne nel vuoto... come un ombra nella luce... Chissà, forse sarà più facile, nella penombra raccogliere il segreto, l'intimità della vita.
Io amo la morte, perchè amo la vita.Mia madre è morta tra le mie braccia, serenamente se ne andata dopo una grave ,malattia.Il tuo testo è molto bello...Questo stato d'essere, sicuramente farà apprezzare quanto di prezioso abbiamo raccolto in questa esistenza, e forse ancora più bello sapere di aver lasciato ad altri qualche buon ricordo che durerà finchè ci sarà qualcuno a pensarci. Si, mi piace pensare alla morte come un dolce e bel amante dove posare lo sguardo e lasciarsi andare...
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