Schopenhauer e Kierkegaard in fondo la pensano uguale: cambia solo la prospettiva. Il primo è chiuso alla fede, accontentandosi del suo pensiero, il secondo no.
scusa Andrea non avevo specificato ke il commento mio sottostante era x risposta a te.Per spiegarti ke non mi remo assolutamente contro,ma amo ascoltare la Parola del Signore.Fino a qualke anno fa' non pensavo nello stesso modo di adesso.Sono contento di essermi avvicinato a LUI.
Ciao
Ma se non ascolti la Parola del Signore,se non conosci le Parabole,se non vieni a contatto con quella santita' che viene dal Vangeloche parla al cuore.Osservate i libri dei filosofi,con tutta la loro pompa,come sono piccoli in confronto a quello.Basta leggere alcune parabole x verificare CHE DOLCEZZA,CHE PURITA'NEI SUOI COSTUMI.QUALE GRAZIE GRAZIA TOCCANTE NEGLI INSEGNAMENTI DI GESU',QUALE ELEVATEZZA NELLE SUE MASSIME,QUALE SAGGEZZA NEI SUOI DISCORSI,QUALE PRESENZA DI SPIRITO,QUALE FINEZZA E QUALE ESATTEZZA NELLE SUE RISPOSTE.(non abbiamo i paraocchi...leggere...ascoltare....ricordare...riflettere...e' troppo bello)
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