Parlami, sull'echeggiare di onde che cullano il mio lento, profondo respirarti, baciami, freddo Mistral, e scaglia la bianca schiuma di mare sull'arida scogliera... come trema l'erba, alle urla del vento, impetuoso, violento, sei così simile alla mia anima, fredda, incostante, incontenibile, nel suo vagabondare solitaria, assorta nell'infinita tempesta dei pensieri, troppo fugaci, repentini, eppur per un istante così chiari, pescatori e albatross si contendono l'ultima pesca prima di cercare l'effimero riparo forse è ora di rientrare... è bello ascoltarti mentre guardo alla finestra, e resto in ascolto, ammaliato, del prossimo ruggito di mare.
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