Ho desiderato con frenesia in questa fragile esistenza, percepire lo spessore celato dalla caducità del nostro divenire.
Ho cercato invano nell'offuscata vita di questa incoerente dovizia una degna risposta per dare un senso all'iniquità del destino.
Ho accettato senza esitazione il dolore lacerante scandito da un'etica beffarda artificiosa mendace.
Ho urlato con nerbo l'ingiustizia conclamata evidente sottesa.
Ho trovato solo confusione malessere indifferenza.
Ho ascoltato con dignità e rispetto la triste melodia della solitudine.
Ho provato, confinata nell'eremo, la terrificante sensazione di dover affrontare un orrendo e disumano mostro.
Ho scoperto il luogo dove si trova: dentro di noi ha tuonato il suo nome: paura e mi ha seguita.
Ho bramato un luogo dove confinarla: mi sono persa.
Ho ritrovato me stessa solo quando con il cuore squarciato agonizzante ho raccolto con lenta maestria i brandelli rimasti del mio coraggio e mi sono voltata per guardarla negli occhi e sfidare la sua furia invasiva il suo svilente impeto.
Solo adesso riesco a intravederla nelle gesta convulse e insensate di molti perché ho scoperto la verità nascosta nell'insana creatura: siamo noi A crearla siamo noi ad usarla siamo noi A conferirle quella diabolica potenza che repetinamente si avvinghia ossesssiva nell'anima E per allonarla la scagliamo invano con brutalità E cattiveria contro chiunque osi passare nel nostro castello di sabbia.
Il tuo mondo interiore è davvero grande...e sei stata capace di dividere le fasi di coscienza-incoscienza di noi stessi...
mi hai fatto provare una grande emozione
Commenti