"Maledetto mare" urla restando in silenzio una donna. La sua figura tacita e immobile contrasta con il gioioso vociare della gente all'intorno sulla spiaggia assolata d'agosto. Sul suo volto bruciato dal sole, vi è scolpito un dolore che mai ha trovato conforto. I suoi occhi velati di pianto febbrilmente scrutano il mare quasi i suoi profondi abissi volessero sondare. Sulle sue labbra appena dischiuse è rimasta impigliata un'invocazione un misto di rabbia e dolore: "Ridammi quel figlio che m'hai tolto, ridammi almeno il suo corpo che io possa vederlo degnamente sepolto, ed ogni qual volta il suo ricordo mi assalga io possa almeno poggiare una rosa là dove egli giace e riposa."
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