Così come il cibo è il nutrimento del corpo, le parole sono il nutrimento dell'anima. Non far mancare nel tuo cuore un posto per una poesia, una canzone, e agli altri una parola di incoraggiamento, di consolazione, un consiglio.
Quando leggo poesie di poeti tristi che parlano di baci tristi sorrido e la vita diventa più sopportabile perché mi accorgo che al mondo ci sono... "più stupidi di me".
Sperate nel presente. Ci sono momenti in cui è difficile credere nel futuro, quando non si ha abbastanza coraggio. Quando accade, concentratevi sul presente, coltivate la felicità delle piccole cose finché non tornerà il coraggio. Aprite il cuore alla bellezza del momento successivo, dell'ora seguente, della promessa di un buon pasto, di un buon sonno, di un libro, di un film, della possibilità che stanotte le stelle risplendano e che domani ci sarà il sole. Affondate le radici nel presente finché non sentirete in voi la forza di pensare al domani.
La poesia, è ciò che sognamo, ciò che immaginiamo, ciò che desideriamo e ciò che si compie, spesso. La poesia è ovunque come Dio non è nessuna parte. La poesia, è uno dei più veri, uno dei più utili nome della vita.
Avvolta dalla scrivania universalmente anonima: Lo sguardo ceruleo, un’esile diafana figura anima, Occhi ammaliati dalla lucida fialetta trasparente: Due gocce arrembano e si colliquano teneramente Nelle due cavità accoglienti, ignee e umettate Due gocce di collirio; ed è l’eponimo del delirio: Quel lucido intervallo che preannuncia la follia Dell’ignaro spettatore catatonico, ammaliato Dal catartico unguento che spaglia dalle orbite; Irrora e accarezza le pallide e rugiadose gote Sfiora, si coagula e penetra nella cavità piretica; Le labbra umide e rubizze esaltate dal composto e, L’ospite, nell’estatica diallage, ingorgato nell’onirico deliquio.
Il gioco dell'Universo. (Lo spirito amante della natura). La spiaggia brilla sotto le stelle ed il mare ne bagna le silenti propaggini. Un'onda giunge fino a me... e si ritrae: sembra che voglia rapirmi. Nuovamente torna ad accarezzare e lambire i miei piedi; gioconda sottrae la sabbia intorno facendo sì che io sprofondi un poco. Forse la spiaggia vuol farmi prigioniera? in un rapimento amoroso di amplessi marini? Sembra un gioco bellissimo, nel quale sono complici le acque ed i mille granelli di sabbia. Ma nel gioco male si addice la mia immobilità: fissa nello stupore incredulo. Tutto in torno si muove e accarezza fremendo il mio corpo. Perché rimango immobile? La natura mi chiama mi incita a vivere... a giocare... L'onda gaia continua il suo abbraccio e carezza sensuale la pelle del mio corpo stupito. La spiaggia non accetta la fissità del mio essere; fa vacillare i miei piedi, l'acqua marina che lenta si muove... Un attimo e tutte le membra son parte del mare. La spiaggia mi ha gettata nel grembo fluido della madre schiumosa. Il corpo sospira… si risveglia… miriadi di gocce salate distruggono il torpore. Adesso! la vita penetra in me. Ed io con impeto, al fine travolto, prendo parte al gioco dell'universo.