Scritta da: Fabio Corti
in Frasi & Aforismi (Personaggi famosi)
Non credo al proverbio secondo il quale, per saper comandare, bisogna saper obbedire.
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Una raccolta di frasi, aforismi e citazioni di personaggi famosi, vip, sia storici che contemporanei. Tutto raccolto da discorsi, libri, tv e cinema. Parole dette da loro e dette su di loro. Segnalacene anche tu inserendole tramite la pagina apposita.
Non credo al proverbio secondo il quale, per saper comandare, bisogna saper obbedire.
Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo!
Il genio non è che un canto di pettirosso all'inizio di una timida primavera.
Parli come badi!
La Vostra Vita
La vostra vita quotidiana è il vostro tempio.
Ogni volta che vi entrate, portate tutto di voi.
Portate l'aratro e la fucina, il mantello e il liuto, le cose modellate per necessità o per diletto.
Nella vostra immaginazione non potrete elevarvi al di sopra delle vostre mete più alte, né abbassarvi al di sotto delle vostre sconfitte.
Non potrete volare più in alto delle speranze di tutti gli uomini né umiliarvi al di sotto della loro disperazione.
E se volete conoscere Dio, guardatevi intorno e Lo vedrete giocare con i vostri bambini.
Guardate nell'immenso spazio: Lo vedrete camminare nella nuvola, tendere le braccia nel bagliore del lampo e scendere nella pioggia.
Lo vedrete sorridere nei fiori, poi elevarsi e agitare le mani nelle chiome degli alberi.
I traduttori sono pagati male e traducono peggio.
Credo che il grande errore nelle scuole sia di cercare di insegnare ai bambini un po' di tutto, e di usare la paura quale motivazione di base. Paura di essere bocciati, di non restare con la tua classe, etc. L'interesse invece può produrre conoscenza che in proporzione alla paura è una esplosione nucleare rispetto ad un petardo.
Le parole sono diventate così false che odio dover dimostrare la mia ragione con esse.
Il per-sé, come fondamento di sé, coincide col sorgere della negazione. Esso si fonda in quanto nega di sé un certo essere o una certa maniera d'essere. Sappiamo che ciò che esso nega o nullifica è l'essere in sé. Ma non un qualunque ed astratto essere in-sé: la realtà umana è in primo luogo il suo proprio nulla. Ciò che essa, in quanto per-sé, nega o nullifica di sé, non può essere che sé. E poiché essa è costituita nel suo senso da questa nullificazione, ne viene che è il sé come "essere in-sé mancato" ciò che costituisce il senso della realtà umana.
Come faccio ad essere sicuro della mia intelligenza se tutti gli imbecilli che conosco sono sicuri della loro.