Scritta da: Andrea De Candia
Occhi, foglie di vetro.
Composta venerdì 20 novembre 2015
Occhi, foglie di vetro.
La diga della lacrima è troppo debole per infrangere l'onda della palpebra.
I miopi hanno un vantaggio: possono vedersi meglio da vicino.
Nulla può motivarci di più quanto un silenzio echeggiante mentre guardi negli occhi qualcuno. Da quegli occhi posson venir fuori più di miliardi di parole.
Tutto ciò che è bello seduce gli occhi. Tutto il resto disarma il cuore.
Gli occhi non mi servono per riconoscerti, ma gli altri sensi sì, quelli voglio usarli e farteli usare tutti.
Sai quali occhi non dimentichi? Quelli che al solo pensiero ti nasce ancora un improvviso sorriso.
C'è un posto dove non mi stancherò mai di viaggiare: i tuoi occhi, è il mondo in cui vorrei vivere.
E a volte mi blocco. Resto fermo, incantato. Mi perdo nei tuoi occhi. Naufrago nel mare dei tuoi occhi.
Son quegli occhi. Son loro, son loro che non mi fan capire più nulla.