Scritta da: Floriana Antonelli
Da un metro di distanza ci si può guardare negli occhi per capirsi, perché a qualsiasi distanza uno sguardo non mente mai.
Commenta
Da un metro di distanza ci si può guardare negli occhi per capirsi, perché a qualsiasi distanza uno sguardo non mente mai.
Sono rimasti in silenzio gli occhi. Gli sguardi sono muti, non parlano più. Quante storie ci ho letto dentro, ora chiusi e vuoti. A volte mi hanno fatto arrabbiare ed altre volte, emozionare. Ho visto occhi come fiumi in piena andare via lentamente e affogare silenziosamente.
Gli occhi sono i testimoni del silenzio.
Prima la vita scorreva e noi insieme a lei, senza fermarci a guardarla con i giusti occhi.
Occhi che oggi guardano con profondità.
Occhi che brillano di una luce diversa.
Occhi che sapranno vedere e non solo guardare.
Occhi che sapranno amare e godere pienamente del dono prezioso della vita.
Ho imparato a dire cose con gli occhi che altri perdono tempo a dire con le parole.
Riconoscere da lontano i tuoi occhi, come gli stessi che ho lasciato in un'altra vita, nascosti in un angolo e dimenticati, e comprendere che quelli sì, mi appartenevano. Sentire una specie di esplosione, come un infarto, ma senza morire.
Chi mi guarda negli occhi non mi dimenticherà mai.
In questi tempi bui di isolamento e di paura a causa dell'emergenza coronavirus, bardati come siamo con mascherine, guanti e protezioni varie, solo gli occhi sono in grado di esprimere ciò che veramente sentiamo.
Amo le persone che parlano con gli occhi.
Del primo incontro mi è rimasto impresso il catturarsi dei nostri occhi.