Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Musica)
Una vita senza musica è come un corpo senz'anima.
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Una vita senza musica è come un corpo senz'anima.
Se potessimo udire tutti i suoni esistenti, impazziremmo.
Il basso è diventato sempre più indipendente. Nel vecchio jazz c'era un forte rapporto tra lo strumento e l'assolo, ma per me un assolo non deve essere limitato dallo strumento. Ciò che mi piace nel contrabbasso odierno è che ci si è lasciati alle spalle la preoccupazione di eventuali difficoltà tecniche.
Ricordo quando ascoltai Los Angeles, il disco degli X che è stato l'album della mia iniziazione al rock: ero in Australia, il mio paese natale, nel mezzo di niente. Cominciai a volteggiare come un folle, un'energia liberatoria si era impadronita di me, mi era entrata nelle ossa e io la stavo rigurgitando. Mi faceva sentire libero, bello, eccitato. In quel preciso momento capii quale doveva essere il mio mestiere: far sentire la gente in quel modo. E fare felice me stesso. Estendere quell'intangibile, meraviglioso feeling a una vita intera.
Una modifica nel campo dell'arte non dovrebbe avvenire, come nella moda, solo per la novità. Nuova musica o nuova pittura o nuova poesia devono rispecchiare un nuovo modo di pensare nel mondo. Allo sviluppo di un nuovo stile musicale si arriverà grazie alla mente e al sentimento di veri artisti, non di opportunisti.
Octavio Paz ha detto un giorno: "È sufficiente che un uomo chiuda gli occhi perché abbia il potere di far saltare nel suo pensiero il mondo". Io aggiungo, parafrasando: "È sufficiente che la palpebra bianca dello schermo possa riflettere la luce che le è propria per far saltare l'universo".
Se cambia la musica, cambieranno anche le istituzioni più importanti.
La disco music mi è piaciuta fin dall'inizio. Ci si è lamentati del suo ritmo costante e identico. È esattamente ciò che si è già detto a proposito di Little Richards e Fats Domino.
Non si può capire la musica senza capire la società, non si può capire la società senza capirne la musica.
Quando le cose diventano troppo pesanti, chiamatemi Elio.