Scritta da: Giovanni Govoni
in Frasi & Aforismi (Metafore)
La notte la vedo più come un confine tra un giorno ed un altro giorno. E a me, i confini non piacciono.
Composta venerdì 26 maggio 2017
La notte la vedo più come un confine tra un giorno ed un altro giorno. E a me, i confini non piacciono.
Quando cominci a spiccare il volo, chi resta a terra comincia a odiarti.
Una donna va "toccata" con la stessa maestria con cui Paco De Lucia "toca" la sua chitarra flamenca: nel breve giro di un'emozione deve comparire la passione, la velocità, la piuma, l'intenso, la lentezza, l'aulico e, sopratutto, in ogni circostanza la precisione di ogni gesto.
Lascia cadere semi sul tuo cammino; tra tante erbacce, di certo, qualche fiore spunterà.
Gli anatroccoli sognano di poter avere le ali per volare, ma con il tempo le ali crescono, gli anatroccoli diventano cigni meravigliosi, e per loro diventa possibile farlo.
I pensieri sono come i fantasmi: svolazzano ovunque, ma sono assai meno veri dell'aria.
Non dire la propria per paura di una condanna è come non giocare una partita per paura di una sconfitta.
Non sempre provare una gran pena è un sentimento nobile.
Se dal circo fossero scappate le belve avrebbero fatto meno danni che non tutti quegli equilibristi, prestigiatori, incantatori, clown e buffoni che ci siamo ritrovati fuori.
Io non conosco le regole degli scacchi. Ma so che è possibile osservare e prevedere le mosse senza che sia necessario spostare le pedine.