Scritta da: Silvana Stremiz
Step attacca il telefono. Si chiede se è uscita davvero. Se gliel'avrebeb detto. Solo su quel divano, ricordando, vicino a
un telefono muto, senza speranza. Giorni felici passati, sorrisi, giorni d'amore e di sole. Lentamente la immagina piu vicina
a lui, fra le sue braccia, proprio su quel divano, cosi com è stato. Illusione di un momento, violenti attimi di passione, ora solitaria.
Dopo si sente ancora piu solo, svuotato anche dell'orgoglio. Piu tardi camminando fra la gente vede macchine dalle coppie
felici, nel traffico festivo, con i sedili pieni di doni. Sorride. È difficile guidare quando lei si abbraccia a te, quando vuole mettere
per forza le marce e non è capace, quando hai una mano sola per girare il volante e, nello stesso tempo, amare.
dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Lei si lascia cadere sul divano. Disillusa, da sola, così come da sola si è illusa. Rimane con un bicchiere vuoto tra le mani e qualcosa di più difficile da riempire dentro. Lei, semplice concime di quella pianta che spesso fiorisce sopra la tomba di un amore appassito... quella rara pianta che porta il nome di felicità.
    dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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      Scritta da: Ale Cobain
      Voi non sapete giustificare, non sapete perdonare. L'unica cosa che siete in grado di fare è giudicare. Decidete la vita dei vostri figli sui vostri desideri, su quello che pensate vuoi. Senza sapere minimamente cosa ne pensiamo noi. Per voi la vita è come giocare a gin, tutto quello che conoscete è una carta scomoda che non vorreste aver mai pescato. Non sapete che farci, vi scotta tra le mani. Ma non vi chiedete perché è un violento, perché uno è drogato, che vi frega, tanto non è vostro figlio, non vi riguarda.
      dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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