Scritta da: Maria Teresa Porta
La felicità è fare l'amore a ore strane oppure normali, purché con te.
La felicità è crescere insieme, litigare a chi ha la testa più dura e poi, pieni bernoccoli, salire un altro gradino del nostro amore.
Un problema che ti assilla e lo risolviamo insieme.
Un braccialetto che io ti regalo, una camicia che tu mi lavi.
Scusami ancora per questa vagonata di pensieri idioti.
Ti volevo soltanto dire che non mi manca una donna. Mi manchi tu. Che sei anche una donna, e che donna. Ma sei qualcosa di più: l'altra parte di me.
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    Scritta da: Libripassion
    La felicità è fare l'amore a ore strane oppure normali, purché con te. La felicità è crescere insieme, litigare a chi ha la testa più dura e poi, pieni di bernoccoli, salire un altro gradino del nostro amore. La felicità è un appuntamento al bar a cui io arrivo in ritardo. Un problema che ti assilla e lo risolviamo insieme. Un braccialetto che io ti regalo, una camicia che tu mi lavi. Scusami ancora per questa vagonata di pensieri idioti. Ti volevo soltanto dire che non mi manca una donna. Mi manchi tu. Che sei anche una donna, e che donna! Ma sei qualcosa di più: l'altra metà di me.
    Composta martedì 28 agosto 2012
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      Scritta da: Maria Teresa Porta
      Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l'oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un'energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d'indefinito.
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