Scritta da: framen
in Frasi & Aforismi (Libri)
Meglio qualsiasi libro che un uomo qualsiasi.
Composta giovedì 24 novembre 2011
Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.
Meglio qualsiasi libro che un uomo qualsiasi.
Con un buon libro si è sempre in ottima compagnia.
Libri... quante volte, con amore e dedizione, o con disinvoltura e distrazione, vi ho letti, tutti di un fiato o molto lentamente... pur sapendo, inconsciamente, che eravate più voi a leggere me.
Tra le pagine
scoprire nuove mete
senza partire.
"Ti voglio bene, non può bastarti?", mi chiese prendendomi per il mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
E più m'immergevo in essi, più avvertivo con ogni cellula del mio corpo che non desideravo altro e non potevo farci niente. Non c'erano dubbi, né su quello che provavo né su ciò che non sarebbe mai accaduto, né quindi sulla conclusione del nostro rapporto.
"Io ti amo, può non esserti un soprappiù?".
La risposta era ovvia per entrambi: No. Non potevano esserci mezze misure. Non potevamo trovare dei compromessi in questo.
"Adesso, se lo vuoi ancora, sono qui. Tua. Per sempre".
Ed anche se sapevo - e lo avevo appreso duramente e fin troppo bene in quell'estate - che tutto sarebbe potuto cambiare. Anche se "per sempre" era un sacco di tempo, in quell'attimo non importava, perché l'eternità ci apparteneva.
"Non hai mai creduto all'amore eterno", mi ricordò.
Era vero. Mi avevano sempre fatto ridere quei classici, tipo Cime Tempestose. Una reazione forse un po' anormale, come sosteneva Cinzia.
"È ancora così", assentii. "Io non credo nell'amore, credo nel tuo amore...".
Non era molto tagliato per i discorsi seri. E un addio è un discorso serio.
L'altro giorno mi hanno scacciata da uno dei loro luoghi di culto perché portavo un vestito senza maniche - gli spiegò con aria triste.
A quanto pare all'Onnipotente le mie braccia non piacciono anche se è stato lui a crearle.
Voleva piangere, ma invece sentiva solo un dolore dietro il plesso solare. Piangere è aggiungere qualcosa: piangere è tu-più-le-lacrime. Ma la sensazione che Colin provava era l'esatto - e orribile - contrario del pianto. Era tu-meno-qualcosa. Continuava a pensare a una sola parola, sempre, e sentiva quel dolore bruciante proprio sotto la cassa toracica.
I libri erano i Mollati supremi: li abbandoni e loro ti aspettano in eterno; se ti affezioni, loro ti ricambiano per sempre.