Scritta da: Antonino Gatto
Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Che schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.

Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l'unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
il suolo natio:
Uniti per Dio,
chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
i bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
i Vespri suonò.

Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevè, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Composta giovedì 17 marzo 2011

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    Info

    Scritta da: Antonino Gatto
    Riferimento:
    Dal 1947 "Fratelli d'Italia", scritto da Goffredo Mameli (1827-1849) nel settembre 1847 e messo in musica da Michele Novaro (1822-1885) è l'Inno Nazionale Italiano.
    Dedica:
    A tutti gli Italiani nel mondo.

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