Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio.
Intervista al Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita di Andrea Cangini in riferimento alle manifestazioni di Piazza contro il Decreto Gelmini, 23 ottobre 2008.
Quando si riportano citazioni di questa delirante gravità si ha il dovere politico (morale?) di precisare la fonte da dove sono state tratte. Ovvero: il libro o il giornale, la pagina. Chi ha raccolto l'intervista e quando.
Cosa dice un politico nel 2008 di quello che fece nel 1977 ha lo stesso peso delle memorie di Churchill o di quelle di Blair: vicino alla zero. Omertose, spesso false, ispirate al solo principio di vendicarsi delel sconfitte subite e delle incomprensioni ricevute. Valore storico sui fatti commentati = zero.
"maestre ragazzine"
Una volta erano i "magistrati ragazzini" che per mantenere fede al giuramento di servire con onestà la Nazione e la Giustizia hanno dato la vita......quanti ne devono morire ancora ?
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