Scritta da: Edvania Paes
Quando finisce il gioco, inizia la guerra. La mia unica arma? Il silenzio.
Composta lunedì 4 marzo 2013
Quando finisce il gioco, inizia la guerra. La mia unica arma? Il silenzio.
Non troverai mai vera pace, se i vecchi e antichi ricordi ardono vivi come la brace, in quel dolore che non fu fugace.
Siamo qui vicini ma lontani vittime di rimpianti e di rancori vittime di noi stessi un'attesa frustrante di un qualcosa che ci spinga uniti e divisi non saremo mai liberi. Deponiamo le armi.
Se non credete nella pace non avete ancora scoperto la guerra, chi cambierebbe un paio di scarpe fino a quando queste non iniziassero a dar problemi?
Un Re che non vuole più combattere è il miglior suddito della pace.
a volte per vincere una battaglia non basta ne il coraggio ne la volontà.
Quando il vento della tua guerra soffia, ti chiedi se riuscirai a restare in piedi intanto lui come fuoco si incammina e lascia dietro se solo cenere tra la nube di fumo poi ritrovi piccole macerie della tua vita. Potresti ricomporre la tua anima se le ferite non indurissero il tuo cuore, e nel vento continui a cercare un alito di speranza per cui lottare.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
- Voi giovani non avete un minimo di buonsenso.
- Tu osi parlare a me di buonsenso? Tu e la tua generazione avete trascinato la Germania in una guerra che ci ha messo in ginocchio e ha ucciso milioni di persone. Una guerra che, dopo tre anni, ancora non abbiamo vinto.
Al soldato di conquista ogni terra è nemica, anche la sua.