Tina: prima dici
"Io Ho sempre avuto rivoluzione nel mio interiore...
sempre in guerra con me stessa...! "
Poi però osservi:
" Forse perchè mi sono sempre piaciuta e...
accettata per quello che ero e sono...? "
Ma è proprio quest'ultima la caratteristica prima della pace con se stessi.
Dunque la "guerra" di cui parli nella prima frase non è altro che un aspetto del carattere. Nulla di più.
La pace con se stessi è appunto accettarsi: stare bene con se stessi, qualsiasi sia il proprio carattere.
Non essere un'anima in pena.
Nel rapporto individuo-altri, le possibilità teoriche sono quattro:
1) in pace con se stesso - in pace con gli altri
2) NON in pace con se stesso - NON IN PACE CON GLI ALTRI
3) NON in pace con se stesso - in pace con gli altri
4) in pace con se stesso - NON in pace con gli altri
Le ipotesi 1 e 2 denotano equilibrio; le ipotesi 3 e 4, squilibrio.
La più catastrofica è la numero 3: persona non in pace con se stessa che sia in pace con gli altri. Come dire: una falsa pace, una bomba ad orologeria.
Se poi una persona così tenta addirittura di pacificare gli altri...
Il buon Tommaso da Kempis, ai suoi tempi, di persone così doveva averne parecchie sotto gli occhi.
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