Ciascuno loda e vitupera secondo il suo piacere, sempre coprendo il vizio col nome della virtù prossima o la virtù col nome del vicino vizio: chiamando un presuntuoso libero, un ignorante buono.
Molti hanno il vizio di attirare l'attenzione sui propri difetti credendo di trasformarli in pregi attraverso la lamentela; vittime, come molti brutti, dell'illusione che a farsi compatire per la propria bruttezza si diventi belli.