Scritta da: Eclissi
L'amore codardo che tutti noi proviamo per la libertà (libertà che, se la conoscessimo, troveremmo strana perché nuova, e la rifiuteremmo) è il vero indizio del peso della nostra schiavitù.

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    Scritta da: Eclissi
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    lunedì 4 febbraio 2013

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    10
    postato da , il
    Dulcis est pro patria mori, dicevano i romani. E poi, a fronte della prospettiva di morire e basta, comune comunque a tutti noi, non è meglio morire per la libertà?
        Ma... quale libertà, e quale schiavitù? La vera schiavitù non è quella esteriore, ma quella interiore, come giustamente dice Vincenzo. Un cane alla catena con la mente libera è libero più del padrone, che semmai lo tiene alla catena per la paura di esserne azzannato.
        In genere, poi, la principale schiavitù è la paura. E la principale, se non l'unica libertà, è la libertà dalla paura. NON ABBIATE PAURA, gridava Wojtila: e aveva ragione, non l'ho mai stimato ed apprezzato quanto in quella occasione.
    9
    postato da bluedeep, il
    Chi è schiavo desidera la libertà , si la propria libertà !
    Non sono , i padroni , loro stessi schiavi del rapporto di subordinazione con i loro dominati?
    Inoltre , la libertà è desiderio di ogni schiavo consapevole , non di ogni schiavo.
    La codardia è dovuta alla paura di morire per la libertà.
    8
    postato da , il
    E' naturale che il DESIDERIO della libertà sia proprio di chi non è libero. L'AMORE della libertà è invece, a mio avviso, tipico delle persone libere, e non degli schiavi. Non capisco inoltre:
    - in base a quali esperienze l'autore affermi che l'amore della libertà è PER TUTTI codardo;
    - per qual motivo il peso della schiavitù dovrebbe generare un desiderio CODARDO di libertà, e non un desiderio privo di codardia.
    Insomma, secondo me, questo pensiero, sfrondato di quanto reca di incomprensibile, probabilmente perché connesso ad inespresse problematiche personali dell'autore, esprime una semplice tautologia: chi è schiavo desidera la libertà.
        Beh, grazie tante...   : //
    7
    postato da bluedeep, il
    Tornando alla frase , ribadisco che a me piace , mi comunica - in sintesi- che  l' amore per la libertà - come  per qualsiasi cosa - lo si percepisce con più vigore quando l' oggetto del nostro amore è lontano . E quale condizione è più vicina a questa , per un innamorato di libertà , della schiavitù ?
    6
    postato da bluedeep, il
    Scusa Vincenzo , i miei due ultimi commenti non hanno niente a che fare con il ragionamento. Sono solo due giochi di parole che mi sono venuti in mente in diretta e li ho scritti ...

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