Lo tengo in tasca, il rancore. Controllo bene di averlo ancora, a volte. Altre invece fingo di averlo smarrito. È che dipende, cambia e poi si estende. Tutto in base al dolore, agli incubi, ai mostri ammassati negli armadi. Il sangue perso in quel modo nessuno te lo riconcede più. E più han fatto soffrire e meno ci pensa a morire, il rancore.
Gelosia avida e rovente. Orge irrequiete di ragioni tormentate. Assillo in lotta nel marasma. Paura di non essere abbastanza per chi desideri essere tutto.
Qualcuno che prima o poi torna c'è sempre. Ma il sentimento, quello di un tempo quello no che non torna. Resta indietro, come in una fotografia, a ricordarci il bello che ci ha cullati. Il tempo apre gli occhi chi se n'è andato merita di restare lì dove nel nostro dolore ha deciso di scappare.
L'anima sa farsi presenza. Nel buio si spoglia si abbandona al tocco delicato. Timida alla luce si nasconde un po' ma sa come farsi sentire. L'anima è carezza totalmente inaspettata.
E avrai da sfoggiare una nuova corazza ad ogni tuo fragile sorriso che si spezza. Le mie spalle per te, la mia schiena, il mio petto per te. Sarò il tuo scudo, la tua ombra ad ogni richiesta d'aiuto.
Resta fuori dai miei guai. La mia testa ti chiede di andartene. Sola con le sue inquietudini e le sue noie, sola senza l'obbligo di dover rispondere e spiegare. Abbandonami qui, tra queste quattro mura, nel caos del mio esistere. Lo so già che avrò paura, la realtà è che detesto rimanere sola. Mi spaventa dover combattere con i mostri delle mie assenze consapevole ormai che non ci sarà un vincitore, che nessuno sarà disposto a rinunciare. E' una lotta nel silenzio modellata dall'angoscia. Polvere sugli occhi che non fa vedere, che confonde e scaraventa a terra. Odio stare sola, odio stare sola. Ne uscirò, prima o poi lo farò.
Seduti sugli scalini osservavamo la notte colma di stelle. Una tra tutte brillava di più, ogni sera si affacciava attirando la nostra attenzione con lo schiocco di un bacio. Divenne la nostra stella, la più luminosa, la più bella. L'unica in grado di rappresentare nel profondo il nostro legame. E mi stringevi fino a rubarmi il respiro, mi baciavi gli occhi dicendo che così avresti captato ogni mio desiderio. Volevi renderli anche tuoi, volevi l'infinito insieme a me.