Io? Un libro aperto, di poche e semplici pagine, complicata per i bugiardi e difficile per i falsi. Per chi sa leggere tra le righe, sono esplicita e spontanea, mi faccio conoscere già dalla copertina, sono di poche parole, non spendo energia a spiegare qualcosa di me a chi non lo merita.
Anche io so prendere le distanze, dopo, però, non me ne frega davvero più niente.
Gli amici, quelli veri, danno senza neanche dirtelo, fanno ciò che sentono perché lo desiderano, senza aspettarsi neanche "grazie", non gli servono gli applausi perché sono felici se tu sei felice.
Ogni tanto, dovremmo ricordarci che abbiamo una vita soltanto e che non passerà meno in fretta perché corriamo a far tutto. Un giorno, ci ritroveremo vecchi e stanchi morti, pieni di rimpianti per quello che abbiamo tralasciato, per tutto ciò che non siamo stati capace di vivere a pieno, per le corse che abbiamo fatto affinché tutto fosse perfetto e, che, alla fine, non abbiamo saputo goderci.
Diciamo che non mi aspetto riconoscenza se do una mano, lo faccio volentieri, ma la cattiveria e la strafottenza dopo aver tirato fuori gente dalla fogna, quello, proprio, non lo accetto.
Se perdi qualcuno a cui tieni perché ascolti i consigli degli altri, non sei soltanto un immaturo ma anche un grande stupido, un burattino che vive la sua vita in base alle scelte altrui.
Ci sono emozioni che non possono essere spiegate né raccontate. Ti lasciano senza fiato e senza parole, avvolte in un groviglio di sentimenti che sconvolge anima e cuore, dove gli occhi dicono tutto e le bocche non riescono a parlare e, se ci ripenso, anche ora, dopo anni, in tutto questo, ci sei solo tu.
Ho capito che devi sempre guardarti le spalle, non importa chi credi ci sia dietro, abbassare la guardia significa farsi trovare impreparati, e c'è chi non aspetta altro.
Non sono una che conviene sottovalutare, ho fatto troppa strada da sola per aver paura di qualcosa o di qualcuno.
Mi fido poco e tengo per me sempre una riserva.